I LUOGHI DELL’ALPE TOGNOLA
Balcone sulle Dolomiti Unesco
Imperdibile punto panoramico a pochi passi dal Rifugio Tognola da cui è possibile ammirare lo spettacolo delle Dolomiti, riconosciute dall’Unesco come Patrimonio Naturale dell’Umanità
La bellezza mozzafiato delle Dolomiti
Il Balcone sulle Dolomiti Unesco offre la vista panoramica più sensazionale dell’Alpe Tognola. Da qui è possibile ammirare lo stupendo paesaggio circostante che va dalle Pale di San Martino alle cime della vicina e selvaggia Catena del Lagorai, luogo di combattimento durante la Grande Guerra.
Il sito si affaccia sul terzo dei nove gruppi dolomitici riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, ed è stato realizzato con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e la valorizzazione di questo meraviglioso territorio.
È stato ultimato nel 2016 dal Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, nell’ambito delle iniziative finalizzate alla realizzazione di punti informativi del Bene Naturale in aree hot spot delle Dolomiti.
Scoprire le Dolomiti: i pannelli informativi
Dal Balcone sulle Dolomiti è possibile scoprire tante informazioni sulla geologia e la geomorfologia di queste montagne amate e riconosciute in tutto il mondo, grazie a due pannelli informativi.
I pannelli sono installati sul luogo a disposizione di tutti i visitatori e analizzano diversi aspetti delle formazioni osservabili e della loro storia.
CONTENUTO DEL PRIMO PANNELLO
Osservando il paesaggio si nota subito una varietà di forme e colori che trova netta cesura quasi al centro, là dove, all’orizzonte in secondo piano, sbuca la linea di creste della Marmolada. A sinistra di questa cesura le montagne sono scure, a destra chiare: proprio il colore ne rivela la diversa origine.
Partiamo, a sinistra, col cercare la Cima Tognola che, da questo punto di osservazione, è l’unica testimone delle rocce più antiche non solo del Parco ma anche delle Alpi centro-meridionali: quelle del Basamento Metamorfico Sudalpino. Esso deriva dalla trasformazione di materiale precedente; nel caso della Tognola si tratta di filladi quarzifere, rocce metamorfiche derivanti da sedimenti quali argille o arenarie depositatesi 520-480 milioni di anni fa (m.a.) e poi metamorfosate dalle alte temperature e pressioni dovute all’Orogenesi Ercinica di ca. 350 m.a.
Spostando lo sguardo in senso orario, verso la successione di cime scure della Catena del Lagorai fino alla Tognazza, vediamo invece le imponenti vestigia di una storia di eruzioni ed esplosioni vulcaniche, durata 8 m.a. che dalla zona di Trento e Bolzano invasero, in ondate successive, quest’area. È quel che resta della Piattaforma porfirica atesina che aveva un’ estensione di 2.000 kmq e uno spessore fino a 2 km.
Ancora verso destra i colori cambiano radicalmente con il grigio-chiaro; l’inconfondibile bastione del Cimon della Pala apre la serie delle cime del gruppo dolomitico delle Pale di San Martino costituite per la maggior parte dalla Dolomia dello Sciliar. Essa è il risultato dell’insediarsi di vere e proprie scogliere coralline che vissero tra 235 e 230 milioni di anni fa.
Più ad Est invece, su un secondo piano, le cime del Piz de Mez, del Piz de Sagron e del Sas de Mura sono la testimonianza di aree in cui la deposizione di fanghi calcarei e di organismi marini continuarono ancora a lungo nel mare della Tedide, andando a formare altri grandi e importanti complessi Dolomitici formati dalla Dolomia Pricipale.
CONTENUTO DEL SECONDO PANNELLO
Alla base del Cimone della Pala si nota una formazione ben stratificata e con evidenti pieghe: è la Formazione a Bellerophon, costituita da gessi ripetutamente alternati a dolomie, calcari e marne risultato di un ambiente di bassa laguna, quasi una salina, in un clima caldo, che a volte evaporava lasciando depositare lamine di gessi (solfato di calcio) e Dolomia: fu un lungo periodo iniziato intorno ai 260 m.a., di ripetute trasgressioni della linea di costa in una serie ciclica di deposizioni ed evaporazioni.
Le forti compressioni causate dalla collisione tra la placca africana e quella europea piegarono i sottili e teneri strati.
Più in alto si osservano i fitti strati rossastri, grigio-violetti della potente e caratteristica Formazione di Werfen; anch’essa è il risultato di un continuo alternarsi di trasgressioni e regressioni della linea di costa in quel mare tropicale dove argille rossastre e sabbie calcaree, con lamine di gesso si depositarono per 10 m.a. in una piana in subsidenza.
Sopra di essa si nota la bianca Dolomia del Serla derivante da sedimentazione in zone più tranquille e con meno apporto terrigeno dove potevano insediarsi organismi viventi.
COME RAGGIUNGERE IL BALCONE PANORAMICO
Il sito si trova all’imbocco del Sentiero del Panzer, a circa 10 minuti di cammino dal Rifugio Tognola, un facile percorso adatto a tutta la famiglia. È inoltre raggiungibile da San Martino di Castrozza in ca. 1,5 ore, risalendo il sentiero del Panzer.
ESPERIENZE E ATTIVITÀ CONSIGLIATE
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Parco Alpe delle Marmotte
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ALPE TOGNOLA BOOKING E INFOPOINT
L’ufficio prenotazioni e informazioni dell’Alpe Tognola è a tua disposizione per pianificare la tua vacanza a San Martino di Castrozza.
Il servizio è attivo tutti i giorni dalle 8.30 alle 13.30
Tel: +39 0439 68026 - Cell: +39 349 0038400 - Email: infopoint@tognola.it
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